Grafica - Associazione Culturale Franco Alessandrini

le opere Grafica

La formazione di Franco Alessandrini, tutto sommato, poco si discosta da quella di un artefice rinascimentale, se non che il nostro un vero e proprio apprendistato nella bottega di un maestro non l’ha fatto.
Ha sì frequentato un istituto d’arte importante, ma la scuola non è bottega e, come artista che viene dalla rinascenza, è precipuamente autodidatta. Le sue esperienze di lavoro nascono e muovono, quasi sempre, da auto-sperimentazione tesa al recupero di conoscenza della tradizione e dei suoi valori tecnico-formativi.
In un simile contesto operativo la grafica in ogni sua forma e accezione riveste per il nostro un’importanza enorme. Alessandrini ha sperimentato ogni possibile tecnica e percorso qualsivoglia via dell’affascinante e meraviglioso mondo che indichiamo comunemente con il termine: grafica. Alessandrini disegna con la tecnica di un antico maestro e usa indifferentemente e con identica maestria matita, penna, sanguigna e carboncino.
Nel solco di un’affermata tradizione alto-tiberina, che in Cherubino Alberti annovera l’incisore più raffinato, eclettico e rappresentativo tra Albrecht Dürer e Harmezon van Rijn Rembrandt, il nostro non ha alcuna remora a cimentarsi con la calcografia e significativamente con l’acquaforte.

Infine, figlio del suo tempo, non disdegna neanche il confronto con tecniche di stampa moderne, quali la serigrafia e la litografia. Di seguito un rapido excursus nel suo mondo grafico, che in questo catalogo, purtroppo (come sovente capita alla grafica, pur essendo il disegno indispensabile alla pittura e non viceversa), è fortemente limitato dal prepotente bisogno di spazio richiesto dall’illustrazione della sua sontuosa esperienza pittorica.

Roberto Manescalchi